Il testo della quarta di copertina del libro Il
racconto del Vajont di M. Paolini e G. Vacis:
Ti dice niente Vajont?
9 ottobre 1963.
Dal monte Toc,
dietro la diga del Vajont,
si staccano
tutti insieme 260 milioni
di metri cubi di roccia.
Duecentosessanta milioni
di metri cubi di roccia
cascano nel lago dietro
la diga e sollevano
un’ondata di cinquanta milioni
di metri cubi.
Di questi cinquanta milioni,
solo la metà scavalca
la diga:
solo venticinque milioni...
Ma più che sufficiente
a spazzar via
dalla faccia della terra
cinque paesi:
Longarone, Pirago, Rivalta,
Villanova, Faè.
Duemila i morti.
La storia della diga del
Vajont,
iniziata sette anni prima,
si conclude in quattro minuti
di apocalisse
con l’olocausto di duemila
vittime.
Come si fa a capire un fatto
come questo?
Capire che peso ha avuto,
che peso ha?
Dove va a cadere il peso
dicerti avenimenti?
Che pressione fanno sul
morale delle persone,
come incidono sui comportamenti
di una comunità,
nelle scelte di un popolo.
Quale clima raddensano in
un paese?