10 luglio 1976: ore 12, dallo stabilimento ICMESA, fuoriesce la nube tossica; 14 luglio: primi casi di intossicazione e moria di animali; 15 luglio: il sindaco di Seveso emette una prima ordinanza di emergenza; 16 luglio: primi ricoveri nell'ospedale; i lavoratori dell'ICMESA si rifiutano di lavorare; 18 luglio: il pretore di Desio apre un'inchiesta. La fabbrica verrà chiusa con un'ordinanza del sindaco di Meda; 20 luglio: nei laboratori dello stabilimento GIVAUDAN a Zurigo, la sostanza tossica è identificata: è diossina; 21 luglio: direttore e vicedirettore dell'ICMESA sono arrestati per disastro colposo; 23 luglio: vertice in prefettura: non viene preso nessun provvedimento di emergenza; 24 luglio: si decide di evacuare un'area di 15 ettari; 25 luglio: si mettono i reticolati intorno alla zona da evacuare; 26 luglio: 179 persone lasciano la casa e sono ospitate al residence "Leonardo Da Vinci" di Bruzzano
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