Valtellina - Breve descrizione di ciò che è accaduto

17 luglio 1987, 305 i millimetri di pioggia in un solo giorno: un quarto di tutta l'acqua che solitamente cade nella valle in un anno intero.

28 luglio 1987, frana in Val Pola (saranno colpiti i paesi: Morignone, S. Antonio, Aquilone, Foliano, Castellaccio, S. Martino, Plegne, ecc.).

Attorno alle 7.30 la frana si materializza: a cedere non è un milione di metri cubi, nè cinque, nè dieci: sono quaranta milioni di metri cubi.
In poco tempo, un'intera fetta di montagna precipita da 200 metri d'altezza sui paesi limitrofi ricoprendo, sotto tonnellate di roccia e fango, tre chilometri e mezzo di valle.
La forza della frana è tale da risalire come una gigantesca onda, sul versante opposto della vallata, distruggendo gran parte del paese che si trova in quel punto.

La preoccupazione non è finita: la frana crea una "diga naturale", sbarrando il corso del fiume Adda. Si teme che un nuovo rilascio di materiale del monte crei una catastrofica onda di piena: sarebbe l'"effetto Vajont"Clip dello spettacolo di Paolini

Grazie alla tempestività della Protezione Civile, il lago artificiale che si era creato, venne svuotato, convogliando le acque di scarico in un canale derivatore; mentre la società delle Condotte d'Acqua ebbe l'incarico di progettare un impianto capace di pompare via tutta l'acqua.

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