Dinamica - Breve descrizione della catastrofe
 
Il 9 ottobre 1963, migliaia di persone persero la vita a causa di una poderosa ondata sollevata da una gigantesca frana di materiali rocciosi caduta nel bacino artificiale della diga del Vajont. L'ondata fu tale da raggiungere così la sponda opposta scorrendovi sopra in parte.

Animazione che mostra lo scivolamento della franaLa tremenda pressione della massa spostò un volume di 50 milioni di metri cubi d'acqua che si innalzò anche di 200 m irradiandosi in parte verso il ramo interno del lago, in parte verso la diga, alta ben 265 m, che resistette all'onda d'urto, ma venne scavalcata. L'energia della massa d'acqua in caduta da quell'altezza (che, compressa entro la gola del Vajont, creò uno spostamento d'aria due volte più potente della bomba atomica di Hiroshima) devastò alcuni paesi la sottostante cittadina di Longarone e un buon tratto di fondovalle.

Vari fattori geologici avevano determinato la frana, e in particolar modo l'indebolimento dei ripidi e instabili pendii rocciosi della zona da parte dell'acqua trattenuta dalla diga.
 

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