Operazione mediante la quale si controlla che un serbatoio artificiale
funzioni alla perfezione. In altri termini, viene fatta fluire e successivamente
estratta acqua dal serbatoio, per verificare che la diga non sia stata
danneggiata. E' un po' - dice Paolini -
come la prova di carico su un ponte: riempi il ponte di camion carichi
di blocchi di cemento, poi li tiri via. Se il ponte c'è ancora,
è colladuato.
Per la diga del Vajont vennero effettuare tre prove d'invaso,
che riultarono
determinanti per il franamento:
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1960, prima prova, durante la quale si manifestano sulle pendici
instabili del monte Toc i segni di un franamento in atto. Effettivamente,
il 4 novembre del '60 una frana di 700.000 mc precipita nel lago e contemporaneamente
si forma una larga frattura a forma di M sul versante settentrionale del
monte Toc;
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1962, si procede al secondo e più
profondo invaso
nonostante si noti un'accelerazione del movimento franoso;
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1963, il 22 aprile viene superata la quota di 700 m.; si ignorano
le preoccupanti osservazioni del geologo Müller
secondo cui il pericolo è tanto più elevato quanto più
alto è il livello del serbatoio. A settembre il livello dell'acqua
arriva a 710 m. e si aprono nuove fratture.
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