Industria - 1^ rivoluzione - Mappa Tabella, grafico o cartina - Cause - Rivoluzione agraria - La rotazione agraria
 
Per sfruttare razionalmente i terreni si ricorse in passato all'avvicendamento delle colture, intervallandole con periodi di riposo in cui si ricostituiva la fertilità del suolo.

Dapprima fu adottata la rotazione biennale, in cui la metà del campo era coltivata a cereali e l'altra metà era lasciata incolta (maggese) e usata come pascolo per il bestiame ovino. Così la fertilità si ricostituiva sia con le reazioni chimiche tra il suolo e l'acqua piovana, sia con il deposito degli escrementi animali. L'anno successivo, si invertivano le parti.

Si passò poi alla rotazione triennale, praticata per molti secoli in Europa. Questo sistema si chiamava anche "tre campi", perché il terreno era diviso in tre parti, su cui si succedevano, nell'arco di tre anni: il grano invernengo, il grano primaverile (oppure l'orzo), il maggese, passando dal cereale più esigente ad uno meno bisognoso di sali nutritivi ed infine al riposo.
 

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