Abbiamo preso il disastro del Vajont come punto di riferimento per compilare questa tabella comparativa delle varie catastrofi analizzate nel nostro lavoro.
Altri disastri | Entità | Analogie | Differenze |
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900 case distrutte e 300 danneggiate.
38 comuni danneggiati. 160 mila persone che dovettero lasciare la propria abitazione. 400 miliardi di danni. |
Responsabilità umane: disboscamento,
costruzioni edili, ecc.
Danni ambientali alle coltivazioni. |
Il disastro è stato causato dalle alluvioni che hanno fatto straripare il Po ed i suoi affluenti. |
Malpasset, 1959) |
400 morti | Responsabilità umane: la diga che crolla ha poche fondamenta. | Le dimensioni del disastro sono più
ridotte.
La dinamica è diversa perchè in questo caso sarà la diga a cedere. |
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Non ci sono stati morti, ma le dimensioni precise del dramma non si conosceranno mai, perchè non è stato calcolato dove è finita tutta la diossina. | Responsabilità umane: si sapeva
che la produzione di diossina era pericolosa; l'industria era localizzata
in una zona molto popolosa.
Danni ambientali alle coltivazioni |
Si tratta di un disastro che non ha
a che fare con alluvioni o frane ma con la fuoruscita di elementi tossici
da uno stabilimento chimico.
Inquinamento dell'aria.
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305 mm di pioggia in un solo giorno.
40 milioni di metri cubi di roccia si materializzano in una frana che copre i paesi limitrofi alla Val Pola. |
La frana crea uno sbarramento che dà
origine a un lago sul quale si teme possa cadere un'ulteriore frana.
Danni ambientali a case, industrie e coltivazioni. |
La protezione civile ha tentato di
baipassare e drenare l'acqua del lago.
In previsione della frana, la zona fu subito evacuata. |
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159 morti. | Responsabilità umane: costruire
in luoghi a rischio idrogeologico.
Una massa di fango e detriti si è staccata dalla montagna distruggendo molte abitazioni e provocando diverse vittime. Si tratta di una frana, ma anche di un ' alluvione. |
Non ci sono interessi economici da parte delle industrie. |
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