L'openfield è un sistema di organizzazione dello spazio agrario a campi aperti. Esso caratterizzò vaste regioni dell'Europa centro-occidentale (ad esempio isole Britanniche, Francia settentrionale, valle del Reno in Germania, arrivando fino alla Polonia e alla Russia) e si associò a forme di proprietà collettiva della terra e di insediamento accentrato in villaggi.L'openfield si originò nei luoghi in cui i suoli erano poco fertili ed avevano bisogno di essere concimati con il letame. Intorno ai villaggi si estendevano terre comuni, suddivise in strisce allungate, delimitate da strade e assegnate in lavorazione alle famiglie. I campi erano ottenuti abbattendo le foreste di latifoglie e venivano coltivati col sistema della rotazione triennale (colture cerealicole e maggese) sulla base delle scelte produttive operate dagli anziani del villaggio. Nei campi a riposo si faceva pascolare il bestiame ovino. Non esistevano case sparse e l'agricoltura era di tipo estensivo.
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