Nella tabella sottostante vengono riportati i fattori, naturali e umani, che hanno direttamente provocato l'alluvione del Polesine del 1951, insieme ad altri meno immediati, ma comunque all'origine del dissesto idrogeologico della regione.
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Infatti, unitamente alle cause contingenti (precipitazioni, temperatura, ecc.) "vanno considerate altre cause più remote, scientificamente prevedibili: esse avrebbero potuto essere ovviate da una programmazione organica di opere di difesa a favore dell'intero sistema idrogeologico relativo al Po e ai suoi affluenti dalla sorgente alla foce. Era necessaria una volontà innovativa la quale non si esaurisce con iniziative o opere compiute in pianura, ma investe integralmente il suo bacino e specialmente i monti (sopra cui bisogna limitare l'erosione mediante briglie lungo i rivi scoscesi, impianti di bosco, sostegni per pendici franose, seminagione più larga di erbai). Proprio a causa della non effettuazione di tali interventi si è verificata l'esondazione del Po. (...)
Gli studiosi avevano, anche in quella circostanza, dato delle chiare indicazioni a cui però fece seguito soltanto l'evidente disimpegno politico e i suoi colpevoli ritardi nei confronti di quelle popolazioni e di quel territorio." (G. Botta)
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